Pesca
Il Lago Trasimeno con una superfice di 128 km² è il quarto Lago d’Italia; è definito laminare per la sua origine di natura tettonica e di scarsa profondità (circa 8 metri). Conta la presenza di tre isole: Isola Polvese, la più grande, Isola Maggiore, la più abitata e Isola Minore raggiungibili con i traghetti i cui imbarchi sono ubicati a Tuoro, Pasignano, San Feliciano e Castiglione del Lago.
Il Lago Trasimeno è interamente compreso nella provincia di Perugia ed è sprovvisto di un emissario naturale. L'emissario artificiale del Trasimeno fa confluire eventuali acque in eccesso nel fiume Tevere attraverso il torrente Caina. È alimentato principalmente dalle piogge e dai torrenti Rigo Maggiore, Tresa, Moiano e Maranzano, Paganico e Pescia che confluiscono nell'immissario artificiale dell'Anguillara. Con la Legge Regionale nr. 9 del 03/03/1995 è stato istituito Area Naturale Protetta con il fine di tutelare e valorizzare un luogo di altissimo interesse naturalistico e storico-artistico quale è il Lago Trasimeno. Lo stato di salute delle acque viene giudicato di qualità “eccellente” dai periodici monitoraggi effettuati dall’Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente). Una recente ricerca sulle microparticelle di plastica presenti nelle acque lacustri, effettuata da Legambiente ed ENEA, ha decretato che il Lago Trasimeno è il più pulito dei sei bacini monitorati.
La pesca professionale nel Lago Trasimeno
La pesca professionale in Umbria si concentra prevalentemente sul Lago Trasimeno. La Cooperativa Pescatori del Lago Trasimeno è una comunità organizzata di pesca di cattura nelle acque interne tra le più grandi d’Europa. La fauna ittica del Lago Trasimeno è ricca: le specie presenti sono 18, ma solo 5 di esse sono specie autoctone, non immesse dall'uomo. Tali specie comprendono luccio, carpa regina, tinca, luccio, persico reale, persico trota, latterino, anguilla, gambero rosso della luisiana, pesce gatto, carassio, pseudo rosbro, alborella, cavedano, ghiozzetto.
LA FAUNA ITTICA DEL TRASIMENO
Carpa • Tinca • Luccio • Persico Reale • Persico Trota • Latterino • Anguilla • Gambero Rosso • Pesce gatto • CarassioA partire dall'Età del bronzo finale, la pesca era già svolta in modo professionale, praticata all'interno di più comunità insediate lungo le rive del Lago Trasimeno e delle isole. Tale affermazione si basa essenzialmente sul rinvenimento verso la fine dell'Ottocento, di moltissimi reperti con lavorazioni antropiche riferibili alla pesca. Si tratta di anelli e discoidi in terracotta ormai standardizzati, realizzati in diverse dimensioni e utilizzati all'epoca come pesi per le reti da pesca. Successivamente, nel periodo di massima diffusione (intorno agli anni 1970), le sole cooperative del Trasimeno hanno associato circa trecento pescatori e toccato la punta massima delle catture di specie ittiche con le 1400 tonnellate all'anno. La Cooperativa Pescatori del Trasimeno svolge la pesca nelle forme tradizionali, la tutela e sviluppa, ovviamente nelle forme moderne e con un'ottica multifunzionale ed integrata al sistema turistico ricettivo ed ambientale. Infatti, tale attività che contribuisce anche alla tutela ambientale, è portatrice di valori economici, sociali ed umani molto importanti per le attività locali e per il territorio. Oggi la Cooperativa Pescatori del Trasimeno mediante la ricerca di nuovi mercati da raggiungere anche con i suoi prodotti trasformati e soprattutto attraverso l'integrazione con i sistemi turistici locali offre pacchetti di esperienze di "Pesca-Turismo». La Cooperativa Pescatori del Trasimeno con la usa continua innovazione nel segno della tradizione è aperta a nuove contaminazioni e quindi a nuove opportunità. La pesca professionale nel Lago Trasimeno è regolamentata dalla Legge Regionale 15/2008 la quale detta le modalità e i tempi per il rilascio della licenza di tipo «A». La Pesca Professionale sul Lago Trasimeno è svolta dai pescatori in modo passivo e sostenibile; si lasciano le reti immerse in acqua ferme ad aspettare che il pesce venga ingannato da esse e ne rimanga così intrappolato. E’ così possibile tutelare la biodiversità; nelle maglie il pesce di piccole dimensioni, riuscendo a passare tra un foro e l’altro, non rimane impigliato ma rimane libero nel suo habitat incontaminato. Ferree sono le disposizioni in materia di dimensioni delle taglie degli esemplari e in merito ai periodi di fermi pesca delle varie specie ai fini del loro ripopolamento (i dati sono disponibili sul sito della Regione Umbria).